Prime Esperienze
Il piccolo corpo imbrattato

10.07.2015 |
1.255 |
0
"Infilarci il cazzo in mezzo era un piacere sublime, e visto che le mie gettate sono sempre state abbondanti, arrivavo ad innaffiarle il collo..."
Ormai il rapporto con la mia prima ragazza era finito da diversi mesi ma ciò nonostante continuavo a sentire una stretta lancinante al petto, dalla mattina appena sveglio fino alla sera prima di addormentarmi. Fortunatamente per quel lungo periodo O. decise di starmi vicino e prendersi cura di me,nonostante le avessi detto a chiare lettere che non avevo alcuna intenzione di iniziare una nuova relazione seria.
La parte più bella del nostro rapporto era sicuramente il sesso, cosa che le avevo fatto scoprire e di cui era diventata assolutamente dipendente: credo che la definizione esatta sia "ninfomane".
Ogni giorno che passavamo assieme allargava le gambe e mi ospitava in quel piccolo nido sempre fradicio e gocciolante, e non ne aveva mai abbastanza. Visto che non prendeva la pillola e vista la mia allergia al lattice, l'unica soluzione possibile era schizzare fuori dalla sua stretta vagina, cosa che non mi dispiaceva sinceramente, perchè la imbrattai in ogni parte del corpo. Il suo carattere estremamente remissivo e la sua costante voglia di sesso la portavano ad accettare praticamente qualsiasi cosa le chiedessi o suggerissi, per cui ogni voglia che facevamo sesso indossava delle autoreggenti, e già all'epoca avevo una discreta collezione di calze, sulle quali amavo venire.
Adoravo infilarle le calze già macchiate di sperma, e come un iniezione di adrenalina, appena glie le mettevo iniziavo a pomparla più velocemente. All'inizio lei emetteva solo pochi gemiti, perchè aveva paura di lasciarsi andare, o forse non sapeva come fare visto che aveva perso la verginità da poco.
Ma col passare dell tempo iniziò ad essere veramente rumorosa, godendo e strillando come se fosse posseduta. Visto la vagina così stretta, dato le piccole dimensioni del suo corpo, riuscivo a farla venire almeno tre o quattro volte ogni qualvolta scopassimo, e spesso al momento dell orgasmo dovevo metterle una mano davanti alla bocca per impedire che i vicini chiamassero la buoncostume.
Non risparmiai un centimetro della sua pelle alle mie schizzate: adoravo imbrattarle la faccia con schizzi abbondanti che poi lei leccava avidamente, spesso appoggiavo la mia cappella sulla sua guancia e lei la leccava con la punta della lingua fino a che non sborravo, e lei sempre dietro a leccare. Oppure in mezzo a quelle due tette marmoree che messe sul suo minuto corpo sembravano enormi. Infilarci il cazzo in mezzo era un piacere sublime, e visto che le mie gettate sono sempre state abbondanti, arrivavo ad innaffiarle il collo. Ovviamente ho anche abusato dei suoi piccoli piedini, spalmandoli di sperma ogni volta che potevo, inzuppando le calze che le regalavo. Mi piaceva anche farmi prendere il cazzo in mano e farmi segare mentre le allargavo le gambe e puntavo il mio schizzo dritto sulla sua vagina, e lei saltava tutte le volte che il getto le arrivava addosso, un po imbarazzata e rossa sulle guance.
Purtroppo non avevo ancora l'esperienza e la fantasia che ho ora per cui purtroppo mi sono perso cose ancora più eccitanti, ma quel corpo lo ricorderò per tutta la vita.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Il piccolo corpo imbrattato:
